Sarei apparso a dio in persona, se fossi stato vivo,
sfortunatamente


R. (B.) Larraìn

martedì 22 ottobre 2013

Donne appese alle finestre, poesia, di Rodrigo (Buenaventura) Larraìn

Le belle donne
stan nei manicomi
o in taluni paesi stranieri
e lancinanti
e non hanno nulla a che spartire
con le ragazzine
tette sode e
culo di marmo, le belle donne
stanno appese alle
finestre nelle notti
senza Luna
nè l'altra
Hanno figli grandi
e perduti che
profumano di tabacco,
e fanno l'amore coi loro Moulinex
Lasciano indifferenti
solo certi nani e tutti
gli asmatici (avete presente,
gli asmatici? Dico, li
avete mai visti, in
faccia?)
Ma son cose di
poco conto,
hanno mani
come carte
geografiche e
un retrogusto
di rabarbaro alle ascelle,
quando muoiono,
se muoiono,
quando infine si prendono
la briga di farlo,
lanciano un urlo
come per mettere al
mondo qualcosa di osceno,
mostri per lo più
di cui sono
- e si sentono -
complici e "fiere"
e quando spirano
al funerale portano
amanti che non piangono
lacrime ma
si perdono tra le tombe con l'aria
offesa di chi s'è
perso per strada
e non lo sa,
e sogna natiche di pane
e amplessi di pastafrolla.

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