Le belle donne
stan nei manicomi
o in taluni paesi stranieri
e lancinanti
e non hanno nulla a che spartire
con le ragazzine
tette sode e
culo di marmo, le belle donne
stanno appese alle
finestre nelle notti
senza Luna
nè l'altra
Hanno figli grandi
e perduti che
profumano di tabacco,
e fanno l'amore coi loro Moulinex
Lasciano indifferenti
solo certi nani e tutti
gli asmatici (avete presente,
gli asmatici? Dico, li
avete mai visti, in
faccia?)
Ma son cose di
poco conto,
hanno mani
come carte
geografiche e
un retrogusto
di rabarbaro alle ascelle,
quando muoiono,
se muoiono,
quando infine si prendono
la briga di farlo,
lanciano un urlo
come per mettere al
mondo qualcosa di osceno,
mostri per lo più
di cui sono
- e si sentono -
complici e "fiere"
e quando spirano
al funerale portano
amanti che non piangono
lacrime ma
si perdono tra le tombe con l'aria
offesa di chi s'è
perso per strada
e non lo sa,
e sogna natiche di pane
e amplessi di pastafrolla.
Il presente blog (questo) si fa premura di tradurre l'opera del poeta anarchico (italo argentino) Rodrigo Buenaventura Larraìn, nella speranza di essere all'altezza del compito. Se, lungo la via, dovessi incappare in qualche notizia che possa illustrarne la vita (mi pare difficile, ma lo spero), ovviamente la posterò
Sarei apparso a dio in persona, se fossi stato vivo,
sfortunatamente
R. (B.) Larraìn
sfortunatamente
R. (B.) Larraìn
martedì 22 ottobre 2013
Donne appese alle finestre, poesia, di Rodrigo (Buenaventura) Larraìn
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